by Manuela De Gregori
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pubblicato il 06 aprile 2022
Il vetro fa parte della quotidianità umana e intorno a esso sono nate intere città industriali. Sabbia, carbonato di sodio e calcare, amalgamati insieme, danno vita al vetro, un materiale nobile che da secoli è componente rilevante in molti settori che hanno contribuito allo sviluppo della società.
Il 2022 sottolineerà il ruolo tecnologico, scientifico, economico, ambientale, storico e artistico del vetro nella società, mettendo in luce le ricche possibilità di sviluppo delle tecnologie e il loro potenziale contributo per affrontare le sfide dello sviluppo sostenibile.
Il vetro è l’unico imballaggio riutilizzabile e riciclabile all’infinito, permette di abbattere le emissioni di CO2 e nell’industria è l’unico imballaggio che non perde mai le sue proprietà intrinseche, una risorsa chiave per società fiorenti e circolari.
Oggi la produzione del vetro comporta ancora un ciclo ad alta intensità energetica, ma in accordo con gli obiettivi dell’Agenda 2030, si stanno sviluppando nuovi modelli produttivi e di consumo.
I due macro settori dell’industria del vetro sono quello del vetro cavo(imballaggi, contenitori) e quello del vetro piano (edilizia e costruzioni). In architettura, poi, il vetro ha sempre ispirato architetti e ingegneri che ne hanno fatto un materiale privilegiato nella costruzione di grattacieli e strutture diventate spesso il simbolo di intere città.
Gli edifici in vetro hanno iniziato a diffondersi in tutto il mondo sorprendendo per la loro trasparenza e i giochi di luce. In particolare, dagli anni ‘50 e nel boom economico, le costruzioni in ferro, vetro e acciaio, hanno raggiunto l’apice della popolarità, grazie a maestri dell’architettura moderna come Le Corbusier, Ludwig Mies Van Der Rohe, Walter Gropius, Frank Lloyd Wright, Alvar Aalto e molti altri.
Delicatezza, trasparenza, innovazione, sperimentazione artistica, sincerità, purezza sono tutti termini che trovano forma ed espressione ogniqualvolta l’architettura incontra il vetro. Il vetro è sinonimo di luminosità, eleganza e versatilità. Queste e altre proprietà lo rendono insostituibile nell’architettura moderna.
Tanto appare delicato quanto in realtà è sicuro e resistente. Oggi, grazie ai progressi realizzati a livello di sviluppo, produzione e lavorazione, il vetro risponde ad alti requisiti di sicurezza.
Una volta trasformato, acquisisce capacità di isolamento termico, modulazione della radiazione solare, produzione di energia fotovoltaica e in molti casi diventa elemento strutturale nelle costruzioni.
Nel settore del vetro piano la tecnica attualmente utilizzata per la fabbricazione è quella del vetro float, processo messo a punto da Sir Alastair Pilkington nel 1952, che costituisce oggi lo standard mondiale della produzione vetraria di alta qualità.
Questa tecnica consiste nel far galleggiare il vetro fuso di provenienza dal forno fusorio su di un bagno di stagno liquido. Così realizzato, il vetro non ha più bisogno di levigatura superficiale, venendo meno la differenza tra vetro e cristallo.
In Europa sono solo cinque i gruppi industriali che producono vetro float con oltre sessanta forni, di cui cinque sono in Italia. Il vetro che viene prodotto in grandi lastre, viene quindi passato alle vetrerie trasformatrici per essere lavorato e impiegato nella destinazione d’uso finale.
Una delle vetrerie trasformatrici italiane ha sede proprio in provincia di Varese, a Gavirate. Torsellini Vetro ha una consolidata esperienza nella lavorazione del vetro quale materiale edile dalle infinite possibilità applicative. Negli anni ha contribuito alla realizzazione di prodotti e opere in vetro per costruzioni di forte impatto architettonico e con la firma “Glass Emotion” ha conquistato anche il mercato internazionale.